da Repubblica.it

di Paolo Berizzi

“Onore, sacrificio e fedeltà cari studenti, ora buona Maturità”. Lo stile inconfondibile, tra il nostalgico e il militaresco. La prosa aulica e, al solito, sopra le righe. Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, torna a far parlare di sé e, di conseguenza, della Regione dove rappresenta il Miur.

 

Incorreggibile, al netto delle due richieste di chiarimento già arrivate in un anno da parte del ministero dopo due uscite che hanno sollevato polemiche e proteste, il dirigente ha scelto queste parole per gli auguri ai 14mila studenti marchigiani che hanno iniziato gli esami di Maturità.  "Vi guidi il senso dell'onore, cioè la fedeltà a voi stessi e continuate a battervi, ad intraprendere anche quando sembra non esserci speranza, a perseverare anche se vi sembra di non riuscire, per dare un senso compiuto alla vita vostra e di tutti", scrive nella sua lettera Filisetti in visita all’istituto Vanvitelli Stracca Angelini e poi al Podesti Calzecchi Onesti.

Argomenta nel messaggio: “Con l'esame di maturità si chiude una fase della vostra vita, quella vissuta nell'ambito di una 'comunità totale' che stabiliva per voi cosa fare, quando, come, con chi: un'esperienza tipica della vostra età, sostanzialmente comune a tutti i sistemi educativi, seppur con caratteristiche, modalità diverse a seconda delle latitudini, dei tempi e delle culture"; e "rappresenta uno degli eventi decisivi ed emozionanti per la vita di ogni giovane: il rito della partenza da quella comunità, rito nel quale occorre dimostrare di essere pronti a prender nelle vostre mani la barra del timone della vostra vita, per condurla all'approdo a cui siete chiamati, nel quale occorre dimostrare di aver fatto propria la pietra da portate al "cantiere" nel quale è parte il destino di ciascuno". Poi la chiosa:  "È una prova - prosegue - che richiede l'impegno dovuto dalla consapevolezza che si è chiamati a compiere un 'sacrificio'. Non dubitate del vostro impegno ricordando quello anche maggiore di chi vi ha preceduto”.

Il “sacrificio” di chi “vi ha preceduto”, “l’onore”, la “fedeltà”, la “comunità totale”. In teoria solo chi non conosce lo stile di Filisetti  dovrebbe stupirsi: ma la verità è che il dirigente scolastico marchigiano non smette di stupire. Il caso più clamoroso fu la lettera inviata agli studenti in occasione del 4 novembre 2020: giornata dell’Unità Nazionale e delle Forza Armate. Un messaggio che riprendeva in parte addirittura un discorso di Benito Mussolini.

Il prof aveva fatto un copia-incolla del passaggio di un discorso del duce dedicato alla nascita dei Fasci italiani di combattimento (23 marzo 1919). Disse Mussolini: "L'adunata rivolge il suo primo saluto e il suo memore e reverente pensiero ai figli d'Italia che sono caduti per la grandezza della Patria...". Scrive Filisetti: "In questo giorno il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d'Italia che dettero la loro vita per la Patria...". Risultato della lettera shock: forti polemiche, indignazione e protesta da parte della comunità scolastica, del mondo politico e culturale e delle associazioni partigiane e anti-fasciste. Il ministero – dopo la segnalazione di “Repubblica” – intervenne chiedendo spiegazioni a Filisetti sul contenuto e sulle finalità della lettera in ragione – si legge in una nota - “dei principi democratici che sorreggono l'attività e le finalità del sistema nazionale di istruzione e formazione". C’era la ministra Azzolina e quella “richiesta” rappresentò, di fatto, un primo passaggio formale, necessario per poter decidere in merito ad eventuali provvedimenti.

Filisetti non solo non arretrò, ma, se possibile, rincarò la dose. Alla vigilia dello  scorso 25 aprile si produsse in una perla revisionista equiparando in un suo messaggio partigiani e fascisti (“i morti sono tutti uguali”). Anche qui fu sommerso da critiche e proteste: Anpi e centrosinistra chiesero l’intervento del  ministro dell’Istruzione Bianchi e la sospensione-rimozione del dirigente scolastico. Di nuovo da Roma arrivò negli uffici di Ancona una richiesta di chiarimenti.

Ma, ad oggi, nessun provvedimento risulta essere stato adottato. “Le voci su una mia non riconferma? Non seguo le polemiche e non sto a dar retta alle voci, io vado avanti a servire lo Stato”, ha detto recentemente Filisetti dopo altre proteste legate a una sua partecipazione, a fine maggio, a un incontro della Lega. In particolare era stata la deputata dem Alessia Morani a chiedere al Miur di intervenire. “Filisetti nell’ultimo anno è stato più volte al centro di polemiche per la divulgazione  nelle scuole  di messaggi diseducativi e la diffusione di una visione politicizzata e distorta di importanti fatti storici del nostro Paese», aveva dichiarato la Morani. Nemmeno un mese dopo, ecco la nuova lettera su “onore”, “sacrificio” e “fedeltà”.